La
casa coloniale, che ospita il museo di storia nazionale fu costruita intorno
alla metà del 17° secolo in pieno periodo francese. Facente parte della tenuta della rivière la chaux è ubicata tra il confine di Mahébourg
e Beau Vallon nel distretto di Grand Port.
Varcato il cancello principale vi troverete sul lungo viale abbellito di lampioni, immersi nel lussureggiante parco piantumato da alberi da pino, da cui poter assaporare la frescura nei giorni dove il caldo reclamerà il suo spazio. Man mano che vi avvicinerete alla residenza scoprirete il suo fascino esterno, un cannone datato1768 posizionato nella grande aiuola anteriore vi darà il saluto ricordandovi il passato tumultuoso dell’era coloniale, la fontana nel centro vi ricorderà la serenità del luogo. Salendo le scale che vi condurranno all’ingresso del museo respirerete in qualche modo la storia che all’interno è stata ben gestita, troverete in originale: mappe, disegni, quadri, animali impagliati, cannoni, modellini di navi, porcellane, monete, mobili, armi, documenti, ritratti e sculture che vi permetteranno di apprezzare e capire l’occupazione coloniale nei vari aspetti e differenze. E’ in questa residenza che i due comandanti e avversari delle rispettive flotte Nesbit Josiah Willoughby (inglese) e Guy Victor Duperré (francese), furono assistiti dai rispettivi medici dopo la battaglia dell’agosto del 1810 nella baia di Grand Port.
Varcato il cancello principale vi troverete sul lungo viale abbellito di lampioni, immersi nel lussureggiante parco piantumato da alberi da pino, da cui poter assaporare la frescura nei giorni dove il caldo reclamerà il suo spazio. Man mano che vi avvicinerete alla residenza scoprirete il suo fascino esterno, un cannone datato1768 posizionato nella grande aiuola anteriore vi darà il saluto ricordandovi il passato tumultuoso dell’era coloniale, la fontana nel centro vi ricorderà la serenità del luogo. Salendo le scale che vi condurranno all’ingresso del museo respirerete in qualche modo la storia che all’interno è stata ben gestita, troverete in originale: mappe, disegni, quadri, animali impagliati, cannoni, modellini di navi, porcellane, monete, mobili, armi, documenti, ritratti e sculture che vi permetteranno di apprezzare e capire l’occupazione coloniale nei vari aspetti e differenze. E’ in questa residenza che i due comandanti e avversari delle rispettive flotte Nesbit Josiah Willoughby (inglese) e Guy Victor Duperré (francese), furono assistiti dai rispettivi medici dopo la battaglia dell’agosto del 1810 nella baia di Grand Port.
La residenza è formata da tre piani ma solo due sono occupati dal museo e aperti al pubblico. Il salone di ingresso si sviluppa sugli anni dei primi colonizzatori olandesi, con la prima mappa di Mauritius del 1502 a firma dell’italiano Alberto Cantino e la mappa del Madagascar descritta dal noto cosmografo italiano Vincenzo Maria Corelli, datata 1690. Nella sala subito dietro si ricordano gli anni dell’occupazione francese, il letto a baldacchino è quello originale di Laboudonnais, girando nel salone in fianco vi è la descrizione della battaglia del 1810 nella baia di Grand Port con la campana di Marengo del 1774 che fu fatta in dono a Napoleone Bonaparte dopo la vittoria sugli Austriaci a Marengo (Piemonte), il cristo sulla croce e la scena della natività incise sulla campana sono di una maestria superba. Il primo piano del museo è tutto dedicato al periodo inglese con il tema della schiavitù sullo sfondo (la schiavitù a Mauritius è stata abolita il 01/02/1835).
Venduta
da Louis Jérome Gimbert nel 1769 all’ufficiale
Visdelon de Bonamour comandante di distretto e a Jean de Robillard tenente di marina,
che ne divenne l’unico proprietario nel 1771 fino alla sua morte avvenuta nel
1809 diventando anch’esso comandante del distretto di Grand Port. La casa signorile
nota come casa Robillard, in seguito è stata venduta a Georges Courson de la
Villeneuve nel 1850 e nel 1880 a Louis de Rochecouste. Successivamente la vedova
Hippolyte Loysean ne divenne la proprietaria ed in fine Nemours Gheude la
acquistò dandogli il proprio nome, castello Gheude. La casa signorile fu messa
all’asta nel 1936. Nel 1947 il Governo la acquistò e l’anno dopo incaricò il
Mauritius Institute per l’ambientazione di un museo storico. Dopo tre anni di
lavori il 15 settembre 1950 il museo fu inaugurato aprendo così i suoi
battenti, nel 1970 prese il nome di Museo Navale e Storico fino al 1998 anno in
cui fu chiuso per maggior rinnovo. Il 20 settembre 1998 in occasione del 400°
anniversario del primo approdo olandese sull’isola, la sezione stessa del museo
dedicata ai primi coloni fu inaugurata dal Prince Maurits Van Orange Nassau
diretto discendente di Maurits Van Nassau che diede il nome all’isola di
Mauritius nel 1598. Il museo di storia nazionale completamente rinnovato nelle
sue sezioni fu riaperto il 2 Agosto 2000 entrando nella lista del patrimonio nazionale
della Repubblica di Mauritius.
In fianco al museo è aperto uno spazio artigianale governativo composto da otto casette color pastello, all’interno troverete tutto “made in Mauritius” con articoli fatti a mano davvero interessanti.
In fianco al museo è aperto uno spazio artigianale governativo composto da otto casette color pastello, all’interno troverete tutto “made in Mauritius” con articoli fatti a mano davvero interessanti.
Indirizzo:
Museo di Storia Nazionale
Royal Road, Mahebourg
Tel. (230) 631 9329
Fax. (230) 212 5717
Museo di Storia Nazionale
Royal Road, Mahebourg
Tel. (230) 631 9329
Fax. (230) 212 5717
Orario :
Lunedì – Sabato - 09,00/16,00
Lunedì – Sabato - 09,00/16,00
Domenica e Festivi - 09,00/12,00
Martedì – Chiuso
Ingresso:
Libero
Nota:
All’interno del museo è vietato fare foto e videoriprese.
Sito Web:
www.mauritiusmuseum.com
I-Mail:
mimuse@intnet.mu
Ingresso:
Libero
Nota:
All’interno del museo è vietato fare foto e videoriprese.
Sito Web:
www.mauritiusmuseum.com
I-Mail:
mimuse@intnet.mu
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