Non
so quanti di voi visitano la Repubblica di Mauritius con un’idea diversa, una
strada alternativa dall’immaginario che in tutti questi anni l’isola ha
maturato…non solo mare ma trekking per esempio, oppure passeggiate nelle valli,
parchi, laghi e qualsiasi posto dove si possa stare a tu per tu con la natura, perché se non ve ne siete accorti, a Mauritius è madre natura che mostra una
forza inusuale, un mix di condizioni che rendono l’isola ai vostri occhi unica.
Niente
a che vedere con le altezze delle meravigliose alpi europee e nemmeno di quelle con
il borbottio vulcanico targato Réunion. Fortunatamente altezze non significano
bellezze perché cambiano i punti di vista, i colori, l’atmosfera, il paesaggio
con flora e fauna e difficoltà nell'affrontare una formazione di rocce non
digerite da un vulcano che si è messo a scherzare migliaia di anni fa, il tutto
con l’oceano indiano a tenervi d’occhio. La salita al Lion Mountain rende
questo trekking davvero entusiasmante, con i suoi 480 mt. di altezza questa
montagna che traccia le linee di un leone a riposo con lo sguardo verso nord vi
regalerà una giornata davvero speciale. Si potrebbe sintetizzare in 480 mt. di
vita piena. Quando l’affronto in solitaria mi mette in uno stato di tensione, conquista
e appagamento, in assoluto la vista più affascinante e sensuale dell’isola, un
trekking di media difficoltà veramente generoso.
Lion
Mountain
Il percorso parte
da Old Grand Port (ex Vieux Grand Port), in fianco alla stazione di polizia ed è
ben segnalato. La prima parte del percorso consiste nel superare zigzagando i
campi di canna da zucchero fino all'imbocco del ripido canalone che vi porterà
sul crinale del fianco del Lion Mountain, con un po’ di attenzione l’ultimo
attacco alla testa del leone, con alcuni passaggi medio/difficili non vi creerà
problemi. Il punto migliore per apprezzare la baia si ha prima di arrivare in
cima del fantomatico leone, una vista a sud che abbraccia tutta Grand Port, le
isole intorno e si perde all'orizzonte: sotto hai vostri piedi Old Grand Port e
Bois des Amourettes sullo sfondo Ile aux Aigrettes, Ile de la Passe, Ile
Vacoas, Ile Fouquets, Ile aux Fous, Ile Marianne, Ilot de Oiseaux, Falais
Rouge, Mahebourg, Pointe D’esny, Blue Bay e Aeroporto S.S.R. davvero
impagabile, una volta arrivati in cima la vista a nord regala la Vallée de
Ferney, un colpo d’occhio sulle Montagne Bambous, Montagne Blanche, Montagne
Fayence, in lontananza la piana di Nouvelle Découverte e la sagoma appuntita
del Pieter Both.
Ci vogliono quattro ore buone per domare il leone e riprendere la via verso casa con il vostro mezzo.
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